Dr.ssa Irina Matricoti, DVM, DipECVD

La dermatite atopica è una malattia che causa prurito cronico in cani e gatti, ed è legata a un deficit della barriera cutanea e ad una predisposizione a sviluppare reazioni di tipo allergico a sostanze ambientali o alimentari (allergeni). Questa malattia è in parte ereditaria e ci sono razze che presentano una maggior incidenza ad esempio Golden Retrievers, Boxers, Labrador Retriever, West Highland White Terrier. Gli animali generalmente, iniziano a presentare i primi segni tra i 6 mesi e i 3 anni di vita, ma talvolta il quadro clinico peggiora nel tempo per cui possono essere diagnosticate in età più avanzata.

Il segno più comune è il prurito che si manifesta con leccamento eccessivo del corpo, mordicchiamento, strofinamento contro divani o muri e scuotimento della testa. Le zone più interessate sono le zampe, il muso, le orecchie e le parti ventrali del corpo (ascelle, inguine, pancia, petto). Alcuni animali presentano un coinvolgimento di tutte queste parti del corpo, altri solo di alcune. A seconda degli allergeni coinvolti il prurito sarà presente durante tutto l’anno o solo nel periodo primaverile estivo.

Poiché il prurito è comunemente presente anche in molti altre condizioni (malattie parassitarie, infezioni, allergia alla saliva della pulce) la diagnosi si basa unicamente sulla esclusione di altri problemi. I test allergologici non sono quindi utili alla diagnosi ma esclusivamente alla individuazione di possibili allergeni coinvolti e i risultati permettono di formulare un vaccino desensibilizzante.

L’allergia è una malattia dalla eziologia complessa in cui partecipano numerosi fattori predisponenti e la sua gravità varia da soggetto a soggetto. La gestione del paziente richiede quindi protocolli che includono diverse terapie sia sistemiche che locali.

  1. Shampoo terapia con prodotti idonei.
    Lavare il paziente può risultare efficace nella riduzione del prurito poiché disinfetta la pelle in caso di ferite o infezioni e rimuove gli allergeni dalla cute.
  2. Antistaminici.
    Purtroppo nella maggior parte dei casi non sono efficaci come unica terapia. Tuttavia presentano relativamente pochi effetti collaterali per cui potrebbe talvolta essere consigliata una prova terapeutica.
  3. Acidi grassi essenziali.
    Hanno azione antinfiammatoria naturale per cui possono ridurre il prurito e rinforzare la barriera cutanea nei confronti degli allergeni.
  4. Terapie antinfiammatorie/antiprurito.
    Gli steroidi rappresentano una classe di farmaci molto utilizzata e molto efficace. In alternativa, viene utilizzata la ciclosporina, l’oclacitinib (apoquel) o il lokivetmab (cytopoint). Nei soggetti sotto terapia sono consigliabili controlli clinici ed ematologici.
  5. Immunoterapia allergene specifica (“vaccino per le allergie”).
    È l’unico trattamento in grado di ridurre la reazione del paziente nei confronti delle sostanze allergiche. Questo  trattamento consiste nel somministrare al paziente le sostanze a cui è allergico, in dosi molto ridotte in modo da indurre una risposta immunitaria non di tipo allergico ma di tipo tollerante. Il massimo beneficio si raggiunge dopo 9-12 mesi dall’inizio della terapia. Quando efficace è generalmente protratta per tutta la vita dell’animale e può talvolta curare definitivamente il problema. Purtroppo non è efficace in tutti i pazienti ma risulta essere la terapia con minori effetti collaterali e se efficace, a lungo termine, la più economica. La terapia desensibilizzante richiede l’esecuzione di un test allergologico (intradermico o sierologico). Per l’esecuzione del test intradermico una piccola area del torace viene tosata e vengono somministrate delle piccole iniezioni intradermiche contenenti i vari allergeni. La reazione della pelle nel punto di inoculo verrà valutata dopo 15-20 minuti. Per effettuare questo test il paziente deve aver sospeso trattamenti farmacologici che possano inficiare il risultato. Il test sierologico prevede invece un prelievo di sangue e il risultato si ha nell’arco di 1-2 settimane.

 

Per la cura della dermatite atopica non esiste una terapia che possa andare bene per tutti. Quello che può funzionare per un paziente può essere completamente inefficace per un altro e l’individuazione del trattamento giusto per ogni individuo può richiedere talvolta alcune prove terapeutiche.